Età pensionabile 2023 e 2024: attenzione, cambia tutto

Il sistema pensionistico italiano è da anni che è sempre sotto accusa, e lo è in modo particolare da parte dei lavoratori. Le ultime riforme hanno innalzato sempre più l’età pensionabile e negli anni 2023 e 2024 pare che molto cose siano cambiate. Vediamo qui tutti quelli che c’è da sapere.

Negli anni 2023 e 2024 il sistema pensionistico italiano si trova di fronte a numerosi critiche, ma anche a grandi cambiamenti. Le novità in atto riguardano tutte le persone che sono in età pensionabile e tutti coloro che sono vicini alla pensione. Ci sono cambiamenti in atti che apportano modifiche importanti.

Età pensionistica 2023 e 2024: ecco cosa cambia

Il sistema pensionistico nel 2023 ha continuato a basarsi sul sistema tradizionale, ovvero la pensione di vecchiaia. L’età pensionabile in Italia al momento è fissata a 67 anni con 20 anni di contributi. Questo requisito è lo stesso degli anni passati, ma quello che è cambiato sono i diversi paletti stabiliti.

Accanto a questa previsione tradizionale pensionistica, esistono numerosi altri modi che si basano su principi diversi. Ad esempio c’è l’uscita per quota cento, c’è l’uscita per quota rosa. Tutti questi modi alternativi richiedono però un sacrificio dal punto di vista economico, nel senso che si chiede al lavoratore che esce anticipatamente dal lavoro un sacrificio economico.

L’età pensionistica nel 2024

Nel 2024 more cose cambiano riguardo la pensione e l’età, ma alcune cose restano invece invariate. Le discussioni di questi periodi sono volte soprattutto verso un innalzamento dell’età pensionistica che non è ovviamente ben vista dai lavoratori. Ci sono però nuove ed interessanti proposte sul tavolo dei ministri, ad esempio:

  • Quota 101, che ci direbbe di andare in pensione a qualsiasi età con 41 anni di contributi. In tal modo l’età per la pensione potrebbe abbassarsi, perché sarebbe a prescindere dall’età.
  • Quota 103, che sposta l’età pensionabile

Nel 2024, poi, si cerca di porre maggiore attenzione verso le persone che hanno svolto e svolgono lavori usuranti. Si prende di riconoscere degli anni e dei benefici verso tali persone come una sorta di ricompensa delle usure degli anni precedenti. La possibilità è quella di una pensione anticipata e la motivazione sta nell’acer svolto lavori usuranti per un determinato periodo di tempo.

In conclusione il sistema pensionistico italiano non è definito sicuramente tra i migliori. Soprattutto le modifiche degli ultimi due anni riescono assai accendere in modo particolare il dibattito rigirardk un tale argomento e così delicato. L’età pensionabile italiana è fissata a 67 anni e già questo è sempre argomento di discussione ed anche molto acceso.

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