Quanto vale un francobollo del Regno d’Italia del 1920? Ecco la cifra

Il collezionismo filatelico, o la raccolta di francobolli, è un hobby affascinante che continua ad appassionare molte persone in Italia e nel mondo. In particolare, i francobolli del Regno d’Italia, emessi tra il 1861 e il 1946, rappresentano un pezzo importante della storia italiana e sono spesso ricercati per il loro valore storico e collezionistico. Tra questi, i francobolli emessi nel 1920, durante il periodo post-bellico, possono avere un valore significativo. Scopriamo insieme quanto vale un francobollo del Regno d’Italia del 1920, quali sono i fattori che ne determinano il valore e come identificare i pezzi più preziosi.

1. Breve contesto storico: i francobolli del 1920

Nel 1920, l’Italia si trovava in un periodo di transizione dopo la Prima Guerra Mondiale. Questo periodo di ricostruzione e ripresa influenzò anche la produzione di francobolli. Durante questi anni, i francobolli venivano emessi non solo per scopi postali, ma anche per celebrare eventi importanti e per raccogliere fondi per iniziative di beneficenza e commemorazione. Alcuni francobolli del 1920, ad esempio, furono emessi per celebrare anniversari o per sostenere cause specifiche, rendendoli particolarmente ricercati dai collezionisti.

2. Tipologie di francobolli del Regno d’Italia del 1920

Per determinare il valore di un francobollo del Regno d’Italia del 1920, è importante sapere quale tipo di francobollo si sta valutando. Esistono infatti diverse serie emesse durante quell’anno, ciascuna con caratteristiche e valori diversi. Ecco alcune delle principali:

  • Serie Ordinaria: Questi francobolli erano utilizzati per le normali operazioni postali e rappresentano l’uso più comune di francobolli in quel periodo. Sebbene siano diffusi, alcuni esemplari ben conservati e non utilizzati possono avere un buon valore.
  • Francobolli commemorativi: Alcuni francobolli emessi nel 1920 furono creati per celebrare eventi o anniversari specifici. Questi pezzi sono spesso più rari rispetto alle serie ordinarie e possono raggiungere cifre più elevate sul mercato.
  • Francobolli di beneficenza: In alcuni casi, il Regno d’Italia emise francobolli per raccogliere fondi a scopo benefico. Questi francobolli, che possono includere sovrapprezzi per le donazioni, sono particolarmente apprezzati dai collezionisti per il loro significato storico.

3. Fattori che influenzano il valore di un francobollo del 1920

Il valore di un francobollo del Regno d’Italia del 1920 può variare notevolmente a seconda di diversi fattori. Ecco quali sono i principali elementi che influenzano la valutazione di un francobollo:

  • Stato di conservazione: La condizione del francobollo è uno dei fattori più importanti. I francobolli FDC (Fior di Conio), ovvero perfettamente conservati e mai usati, sono i più preziosi. Anche i francobolli usati possono avere un buon valore, ma la presenza di pieghe, strappi o macchie può ridurne significativamente il prezzo.
  • Rarità: Alcuni francobolli del 1920 furono prodotti in quantità limitate, il che ne aumenta il valore. Inoltre, alcuni esemplari possono presentare errori di stampa o variazioni nella colorazione, rendendoli particolarmente rari e ambiti dai collezionisti.
  • Autenticità: La presenza di un annullo originale e ben leggibile può aumentare il valore di un francobollo usato. Tuttavia, è importante che l’annullo sia autentico e non contraffatto, in quanto la presenza di un annullo falso ridurrebbe il valore della collezione.
  • Domanda di mercato: La domanda dei collezionisti per un particolare tipo di francobollo può influenzarne notevolmente il valore. Se un francobollo è molto ricercato o fa parte di una serie popolare, il prezzo potrebbe aumentare.

4. Quanto può valere un francobollo del 1920?

Determinare un valore esatto per un francobollo del Regno d’Italia del 1920 non è semplice, poiché dipende dai fattori sopra elencati. Tuttavia, possiamo fare alcune stime basate sui dati di mercato attuali.

  • Francobolli ordinari: I francobolli della serie ordinaria emessi nel 1920, se in buone condizioni e senza difetti, possono valere tra 5 e 20 euro. Se il francobollo è nuovo e mai usato, il valore potrebbe salire fino a 50-100 euro per esemplari perfettamente conservati.
  • Francobolli commemorativi: Questi francobolli, emessi in quantità limitate per eventi speciali, possono valere molto di più. Un esemplare commemorativo in perfetto stato può superare i 200 euro, a seconda della rarità e della domanda sul mercato.
  • Francobolli di beneficenza: Questi francobolli possono avere un valore variabile, ma se sono in condizioni eccellenti e con un annullo ben visibile, il loro prezzo può aggirarsi intorno ai 50-150 euro. Alcuni pezzi particolarmente rari o con sovrapprezzi significativi possono valere ancora di più.

5. Esempi di francobolli rari del 1920

Alcuni francobolli del Regno d’Italia del 1920 sono particolarmente rari e ricercati, e possono raggiungere cifre importanti sul mercato filatelico. Ecco un esempio:

  • Francobollo commemorativo dell’anniversario della Vittoria: Questo francobollo fu emesso per commemorare l’anniversario della vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Gli esemplari in perfette condizioni, mai usati e con colori nitidi, possono valere fino a 300 euro o più, soprattutto se fanno parte di una serie completa.
  • Francobollo di beneficenza per i profughi: Emesso per raccogliere fondi a sostegno dei profughi di guerra, questo francobollo è molto raro, soprattutto se con sovrapprezzo e in condizioni eccellenti. Gli esemplari migliori possono superare i 400 euro.

6. Come valutare e vendere un francobollo del 1920

Se possiedi un francobollo del Regno d’Italia del 1920 e desideri valutarne o venderne il valore, ci sono diversi passi che puoi seguire:

  • Rivolgiti a un esperto: Un perito filatelico professionista può aiutarti a valutare correttamente il valore del francobollo, prendendo in considerazione la rarità, lo stato di conservazione e altri dettagli rilevanti.
  • Partecipa a fiere e mercati filatelici: Le fiere filateliche sono un ottimo luogo per incontrare collezionisti ed esperti, confrontare più valutazioni e scoprire di più sul valore dei tuoi francobolli.
  • Vendita online: Piattaforme specializzate e siti di aste online come eBay possono essere utili per vendere i tuoi francobolli, ma è importante documentarsi bene sui prezzi di mercato e fare attenzione alle truffe.

Conclusione

Il valore di un francobollo del Regno d’Italia del 1920 può variare significativamente a seconda della tipologia, dello stato di conservazione e della rarità. I collezionisti sono disposti a pagare cifre importanti per i pezzi più rari e ben conservati, ma è fondamentale effettuare una valutazione accurata e autentica prima di procedere con la vendita. Se possiedi un francobollo di questo periodo, potrebbe valere la pena farlo valutare da un esperto per scoprire se hai un piccolo tesoro tra le mani.

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