I pomodori non mancano quasi mai nella dieta di buona parte delle persone anche se questo fattore è considerato relativo per chi sceglie di fare meno ricorso a questo ortaggio, tuttavia la produzione agricoli è diffusissima in tutto il mondo e questo evidenzia il carattere nutritivo di questa pianta. I pomodori sono il risultato della fruttificazione di una pianta che è rampicante anche se non tutti lo ricordano e questo rende importante “legare” i pomodori.
Una volta iniziati a crescere infatti i fusti di pomodoro iniziano a svilupparsi in altezza ed il loro peso può essere un problema se non opportunamente sostenuti e la pianta tutta può infatti cadere o comunque avere una crescita non esteticamente corretta andando ad influenzare l’intero raccolto. Resta una pianta dal comportamento spiccatamente rampicante. Come legare i pomodori?
Perchè farlo
Le varie selezioni delle piante di pomodori hanno concepito uno sviluppo di vegetali molto produttivi ma che ha creato anche una forma di “controsenso” strutturale, ossia grossi frutti prodotti ma una fragilità dei fusti evidente, quindi l’apparto di supporto è fondamentale in quasi tutti i casi per permettere alla pianta di crescere in modo corretto in altezza.
Questo se effettuato nei tempi e nei modi giusti permette di migliorare la crescita ma anche evitare malattie iniziando dalla tempistica adatta ed utilizzando varie tecniche a seconda della nostra possibilità e spazio, si spazia dai comuni pali dove legare fisicamente l’arbusto giovane del pomodoro così da non farlo pendere a strutture più complesse.
Come legare
Lo scopo è sempre uno, tenere la pianta lontano dal terreno e sempre esposta al sole, condizione ovviamente decisiva per una crescita costante ed agevole, partendo dai materiali che devono essere sempre solidi e di buona qualità e condizioni, preferendo la yuta e la canapa al nylon che comunque può andare bene. Una volta compreso ciò ecco cosa ricordare:
- La pianta va legata da quando arriva ad una altezza media non superiore a 30 cm, in fasi successive la legatura può danneggiarla
- Bisogna selezionare una sezione abbastanza lunga lasciando inizialmente qualche cm prima di fissare tra gambo e treccia
- Dopodichè fare in modo da tenere la pianta sempre ben dritta
Esistono varie soluzioni e tecniche, a partire dai tradizionali pali o bastoni da porre nel terreno in corrispondenza delle piante fino a quelle a serra o a piramide che hanno bisogno di una quantità di corda diversa, ma esistono anche i pali a spirale che costano di più ma permettono alla pianta di adattarsi in maniera naturale alla forma del sostegno rispetto al palo dritto.
Da provare il metodo del cavo che prevede l’utilizzo di due distinti pali creando una struttura portante utilizzando un tipo di nodo a cappio, legando a queste le piante nella loro forma di fusto oppure interrando il filo direttamente al di sotto alla pianta da interrare effettivamente. Sempre lasciare un qualche cm di spazio così da permettere una crescita naturale della pianta.