La gravidanza è una fase molto delicata nella vita della donna e nonostante si tratti di uno dei periodi più belli presenta anche moltissimi rischi. Alcuni di questi possono essere previsti mentre per altri è importante adottare determinati comportamenti per evitare di incappare in spiacevoli conseguenze che non sempre hanno un lieto fine.
Molti dei pericoli che si possono correre in questa fase vengono introdotti attraverso il cibo, motivo per cui una donna in dolce attesa deve fare attenzione a consumare determinati alimenti e ad eliminarne del tutto altri. Questo perché anche se gli alimenti introdotti risultano essere blandi per la salute della madre potrebbero avere delle conseguenze fatali per il feto. Ecco, quindi, che cosa non si può mangiare in gravidanza.
Cibi da preferire durante la fase della gravidanza
La gravidanza è un periodo molto intenso che si protrae per 40 settimane e che porterà la futura mamma a conoscere il suo bambino. Dal momento in cui il test di gravidanza risulta positivo a quello in cui il piccolo verrà alla luce passano però tanti giorni e momenti nei quali ci si sente esposti a dei rischi più o meno gravi. Molti di questi riguardano l’ambito dell’alimentazione poiché alcuni alimenti vanno scongiurati mentre è consigliabile preferirne altri.
Secondo gli esperti del settore, l’alimentazione in gravidanza è fondamentale, in quanto serve per il benessere del feto, ma anche per quello della madre. Ovviamente bisogna mangiare il giusto, senza consumare per due come si credeva nel passato, ma introducendo quegli alimenti buoni che garantiscono lo sviluppo del piccolo e la perfetta salute della madre. Sono quindi da preferire frutta e verdura (che devono essere tassativamente lavati con soluzioni disinfettanti o bicarbonato), pasta, carne, pesce e ogni tipo di alimento per cui è richiesta una cottura rigorosa. Si possono anche introdurre dolci e sfizi ma in qualità limitata.
Cosa non mangiare durante la gestazione: gli alimenti a rischio
Fermo restando che durante la gravidanza tutto deve essere lavato rigorosamente e anche la cottura deve essere ottimale, esistono delle cose che risultano vietate in quanto potrebbero mettere a rischio la salute di madre e bambino. Citiamo per l’appunto la carne cruda e il pesce crudo (il cosiddetto sushi). In realtà è possibile mangiare sushi solo se abbiamo la certezza che lo stesso venga correttamente abbattuto, anche se il rischio di contaminazione con altri agenti pericolosi in cucina è comunque da tenere sotto controllo. È poi consigliabile evitare anche il consumo di insaccati crudi come il salame e il prosciutto crudo. Le nuove normative hanno però evidenziato come sia possibile consumare prosciutto crudo qualora questo dovesse essere stagionato per più di 12/18 mesi. Vanno poi evitati il latte crudo, le uova crude e il prezzemolo. Quest’ultimo favorirebbe le contrazioni. Come mai questi alimenti non possono essere consumati in tutta tranquillità? La risposta è molto semplice, in quanto possono provocare malattie potenzialmente fatali per il bambino quali:
- Citomegalovirus
- Toxoplasmosi
- Diabete gestazionale
Le prime due condizioni sono sicuramente le più gravi, in quanto si tratta di infezioni causate da virus e batteri che possono provocare gravi danni nell’organismo del piccolo. Il Citomegalovirus, per esempio, porta all’aborto spontaneo, ma qualora il bambino dovesse sopravvivere a questa fase potrebbe incappare in gravi problemi nel momento della nascita, quali ad esempio la sordità.
Un discorso analogo può essere fatto per quanto riguarda la Toxoplasmosi, motivo per cui è sempre bene lavare con attenzione gli alimenti in quanto questi potrebbero presentare dei parassiti che si trasmettono dagli animali all’uomo e portano alla morte del bambino quando questo si trova ancora nell’utero. Il diabete gestazionale è invece una causa a parte che può manifestarsi a prescindere dall’alimentazione della madre, ma che può palesarsi con più frequenza laddove la stessa dovesse abusare di dolci e zuccheri raffinati.