Cosa non mangiare con gli acidi urici? Ecco la risposta

Siete appena andati a ritirare le analisi del sangue e avete notato un piccolo asterisco vicino al valore degli acidi urici? Sicuramente si tratta di un parametro da non sottovalutare, in quanto potrebbe incidere negativamente sulla nostra salute. Allo stesso modo non è il caso di preoccuparsi perché, per fortuna, si tratta di un problema che può essere preso in tempo e che si può in parte controllare con l’alimentazione.

Se avete quindi riscontrato la presenza di una leggera anomalia per quanto riguarda la voce degli acidi urici è importante apportare dei cambiamenti alla dieta giornaliera poiché significa che introduciamo nel nostro corpo delle sostanze che, in qualche modo, ci stanno danneggiando. Ma che cosa significa questo valore e soprattutto cosa dobbiamo evitare di mangiare qualora dovessimo riscontrare un valore sballato nelle analisi del sangue? Ecco la risposta.

Acidi urici sballati: che cosa significa?

Tra le tante analisi di routine che compaiono quando ci vengono prescritti gli esami del sangue esiste anche un valore che risponde al termine di acidi urici. Ci riferiamo a determinate sostanze chimiche che si generano a seguito della decomposizione delle purine. Si tratta di componenti fondamentali che si trovano all’interno di molti cibi come le bevande zuccherate, la carne e soprattutto i frutti di mare.

Questo tipo di sostanza arriva ai reni e solitamente viene filtrata ed eliminata attraverso l’urina. Quando però il livello di acido urico nel sangue è troppo alto si generano dei piccoli cristalli che, se trascurati, possono sfociare in calcoli renali. Questa condizione si verifica quando gli alimenti sopra citati vengono consumati in dosi più alte del normale, laddove si vivesse in uno stato di obesità oppure a causa di altre condizioni mediche come la gotta, il diabete e malattie di tipo metabolico.

Cosa bisogna evitare di mangiare quando gli acidi urici sono sballati?

Abbiamo già detto quali sono gli alimenti che contengono un alto livello di purine, ovvero quegli elementi che possono provocare questo tipo di disturbo noto come iperuricemia. Bisogna però specificare che non sempre questa condizione è dettata da quello che introduciamo nel corpo con l’alimentazione, ma anche a seguito di infiammazioni come la gotta oppure per via dell’incapacità del corpo di smaltire queste sostanze. Ad ogni modo, per evitare di incorrere in questa fastidiosa condizione, è bene evitare di consumare:

  • Bevande gassate zuccherate
  • Insaccati
  • Frutti di mare
  • Molluschi
  • Carne rossa
  • Pesce azzurro

Questo è infatti uno dei pochi casi in cui il pesce non fa bene, in quanto è ricco di purine e non indicato per tutte quelle persone che hanno una predisposizione a soffrire di questo tipo di condizione. È comunque possibile mangiare questi cibi, ma in maniera limitata e sporadicamente. È consigliabile, invece, mangiare tutti quegli alimenti che, invece, sono poveri di queste sostanze, tra cui ad esempio il pane, i cereali, la frutta, la verdura, il latte e i suoi derivati.

Tra i sintomi che possono far presupporre la presenza di questo disturbo compare l’ipertensione, gonfiore arrossamento delle articolazioni, dolori localizzati, prurito e coliche renali. Proprio per questa ragione è doveroso contattare il medico laddove dovessero risultare dei dubbi in merito alle proprie condizioni e procedere quindi a tutti i controlli del caso.

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