“Non mangiare tonno in scatola!”: ecco i rischi per colesterolo, glicemia e pressione

Alimento versatile e conveniente, il tonno in scatola è presente in quasi tutte le cucine del mondo. Ingrediente adatto a preparazioni rapide, pratico nell’uso e con un sapore gradevole che si adatta alla preparazione di molte ricette. Il suo gusto però nasconde numerosi rischi per la salute di chi lo consuma.

I pericolo nascosti nel consumo di tonno in scatola riguardano le qualità del prodotto, la conservazione ma anche la composizione. Ricco di conservanti, contiene elevate quantità di sale, che aumentano la pressione sanguigna e favoriscono la ritenzione idrica. Ma andiamo a vedere come è composta la conserva del tonno in scatola.

Com’è fatto il tonno in scatola?

Esistono diversi tipi di tonno in scatola, ad esempio al naturale, senza aggiunta di condimenti che ha un sapore più leggero, poi c’è il tonno all’olio d’oliva, condito con olio per un sapore più intenso e infine il tonno in acqua, simile al tonno al naturale ma con un sapore più delicato.

La produzione del tonno in scatola prevede diverse fasi: pesca e congelamento a bordo, scongelamento e pulizia una volta a terra, cottura per distruggere eventuali batteri, viene poi tagliato e confezionato, si procede con, eventuale aggiunta di liquidi, come olio o acqua, chiusura e sterilizzazione ad alta temperatura delle singole scatolette.

Rischi per la salute

Il tonno in scatola, specialmente quello all’olio d’oliva, pur essendo nutriente e versatile da utilizzare in cucina, nasconde alcuni rischi. Se consumato regolarmente può influire su vari parametri della salute, è bene dunque tenere a mente alcune considerazioni soprattutto per quanto riguarda il colesterolo, la glicemia e la pressione sanguigna.

  • Colesterolo: a causa dell’elevato contenuto di grassi saturi dell’olio, contribuisce all’aumento del colesterolo totale e colesterolo LDL
  • Glicemia: il sale e i condimenti di zuccheri aggiunti possono aumentare l’indice glicemico
  • Pressione sanguigna: la presenza eccessiva di sodio contribuisce all’aumento della pressione sanguigna

Per ridurre i rischi è bene scegliere un tonno al naturale o in acqua, per ridurre l’apporto di sodio e grassi saturi, limitando il consumo di tonno sott’olio. Controllare l’etichetta è fondamentale per valutare gli ingredienti del tonno e verificare il contenuto di sodio e grassi. Evitare di aggiungere salse limita i rischi.

Il tonno in scatola è un alimento che implica una scelta corretta del prodotto e un consumo equilibrato. Monitorare la quantità che si consuma e scegliere la versione più salutare sono dei punti a favore per evitare di avere impatti negativi sulla salute, soprattutto per quanto riguarda colesterolo, glicemia e pressione sanguigna.

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